modificare centralina auto

Modificare la centralina auto è legale?

Modificare la centralina di un’auto (in gergo chip tuning) è una pratica molto diffusa a partire da anno fa, soprattutto per le vetture diesel, tra gli anni 90 e i primi 2000. Tutte le macchine a gasolio, infatti, montano un turbocompressore regolato dalla centralina: regolando elettronicamente questo elemento è possibile aumentare coppia e potenza del motore, incrementando notevolmente le prestazioni dell’automobile.

Il requisito perché tutto questo accada è avere un motore turboaspirato, a benzina o diesel, mentre per i motori classici (o “naturalmente aspirati”) servono degli interventi meccanici più approfonditi.

In sostanza, attraverso la centralina, si possono modificare dei parametri come l’afflusso di carburante e d’aria nella camera di scoppio, così come la pressione del turbo: basta collegare alla presa di diagnosi dell’automobile un computer con un software di mappatura (se ne trovano molti, anche in distribuzione gratuita): si tratta del cosiddetto tuning OBD.

Fin qui tutto molto bello: il problema però è che, facendo queste operazioni, si rischia di compromettere la sicurezza e la stabilità del veicolo – oltre che di infrangere la legge.

Non si tratta di semplice allarmismo: questo processo può causare danni al veicolo, perché va a rimappare tutta l’elettronica dell’automobile e quindi potrebbe intervenire anche su sistemi di sicurezza quali ESP, ABS e addirittura sui sensori degli airbag. Inoltre, aumentando la potenza, la temperatura del motore tenderà a salire e questo potrebbe pregiudicare la sua temperatura di esercizio, portando al rischio di fusione o di cedimento strutturale.

Un altro problema, ovviamente, riguarda l’aspetto legale: più un motore è potente, più tasse deve pagare, perché consuma di più e quindi inquina di più. Soprattutto, non è più conforme all’omologazione per la quale è stato venduto. Questo vuol dire che con una centralina modificata si può andare incontro a guai di diverso tipo, dalla multa al sequestro del mezzo: potresti pagare fino a 1.600€. Inoltre, in caso di sinistro, l’assicurazione potrebbe avvalersi del diritto di rivalsa, privandoti così di ogni copertura.

Attenzione, quindi, facile non sempre vuol dire sicuro!

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