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Donne e bodybuilding: come dovrebbero allenarsi?

Le donne che vanno in palestra pensano che a praticare bodybuilding diventino molto simili a degli uomini. Quante volte abbiamo sentito dire che poi le gambe diventano troppo grosse? Non esiste una balla più grande, per diversi motivi: le donne hanno molte fibre rosse, quindi muscoli non proprio adatti alla crescita, (ricordiamo che le fibre bianche sono quelle più ipertrofizzabili) e di conseguenza anche se seguissero gli allenamenti che fa un uomo, sono impossibilitate a sviluppare la medesima massa muscolare. In più le donne hanno livelli di testosterone molto molto basso, circa 25 volte più basso di quello di un uomo. Il testosterone che viene usato anche esogenamente come doping è molto anabolico, quindi è chiaro che ad avercene meno viene compromessa la massa muscolare.

Le donne sono cicliche, cioè hanno fase caratterizzate dall’alta presenza di estrogeni o di progesterone. Il primo è un ormone molto presente nella prima parte del ciclo, mentre il progesterone nella seconda parte. Ecco perché una donna deve avere un allenamento ciclico ma soprattutto una dieta ciclica caratterizzata dalla fluttuazione dei macronutrienti, in particolar modo dei carboidrati e dei grassi. Proprio i grassi sono estremamente importanti per una donna tant’è che la quota minima è di circa 40 grammi al giorno anche perché, in caso contrario andrebbero incontro a problemi di amenorrea e perdita del ciclo.

La donna spesso ha problemi con la cellulite che l’uomo non ha. Il bodybuilding può aiutarle perché sollevando carichi pesanti è possibile migliorare la massa metabolica attiva, cioè i muscoli e favorire il drenaggio: non solo anche l’attività a bassa intensità, come la corsa aiuta, ma sarebbe meglio se si evitassero gli impatti col piede a terra e si preferisse il nuoto o lo spinning cosi da non rischiare di aumentare la rottura dei capillari che molto spesso in una donna sono fragili. Le donne oltretutto recuperano più in fretta di uomo anche non riescono ad esprimere la stessa intensità, seppure quelle dal morfotipo androide sono ben diverse da quelle ginoidi che si prestano ad allenamenti a ripetizioni più alte ed attività più aerobiche. Una donna è molto più portata a stressarsi anche perché ciclicamente ha sbalzi ormonali. Il bodybuilding può servigli anche come valvola di sfogo, purchè l’allenamento non diventi un ulteriore stress per tutto il corpo quando viene praticato in maniera ossessiva e compulsiva.

Oggi l’industria del fitness ha fatto nascere una marea di corsi, tra cui zumba, crossfit, fitbox etc etc con lo scopo di far tonificare moltissime ragazze. L’intento è nobile però l’attività non è ottimale. Per tonificare è necessario praticare bodybuilding, l’arte di costruire il proprio corpo, che se per un uomo vuol dire costruire quanti più muscoli possibile, per una donna si ferma prima, molto prima e cioè proprio alla tonificazione. In questo blog vengono descritte molto bene le differenze tra uomo e donna ed il rapporto tra donne e bodybuilding. Vi allego il link per avere idea dell’argomento e di quanto la paura di sollevare dei pesi sia del tutto infondata.

Link dell’articolo: Bodybuilding donne